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Estetica del Viso e del Sorriso

Il Dott. Ciro Eccher illustra le più moderne tecniche per trattamenti estetici in odontoiatria

Estetica del Viso e del Sorriso

Estetica del Viso e del Sorriso

Oggi le persone che si recano dal dentista non richiedono soltanto un risultato funzionalmente corretto del trattamento, ma anche e sempre di più un miglioramento del proprio aspetto. E’ infatti ormai dimostrato che sorridere è importante e che farlo in modo accattivante influenza in modo decisivo la fiducia in sé stessi e agevola la persona sia nei rapporti interpersonali che in quelli lavorativi. Tutti i settori dell’odon- toiatria moderna prestano oggi un’attenzione particolare alla biocompatibilità, alla salute, ma anche all’estetica.

Dottor Eccher, oggi si sente molto parlare di sbiancamento dentale. Ce ne può parlare?

«Noi offriamo al paziente la scelta tra due tipi di sbiancamento dentale professionale: quello domiciliare che si avvale dell’utilizzo di mascherine individuali progettate in studio e di un gel sbiancante e quello eseguito “alla poltrona” in studio, durante il quale viene applicato un gel al perossido di Idrogeno al 38 %, il quale viene attivato da una lampada LED che potenzia l’azione del gel favorendone l’azione in profondità. A differenza dai trattamenti domestici che a volte purtroppo sono pericolosi e non rispettano le promesse pubblicizzate, queste terapie garantiscono i migliori risultati possibili minimizzando gli effetti indesiderati come l’eccessiva sensibilità termica o l’irritazione gengivale. Infatti, questi disturbi vengono prevenuti proteggendo gengive , lingua e labbra con presidi utili ad aumentare il comfort del paziente (mascherine in gomma morbida)».

Anche i denti devitalizzati che si scuriscono nel tempo possono venire sbiancati ?

«Sì, certamente, solo che il metodo di sbiancamento spiegato sopra, quando siamo di fronte a denti devitalizzati, risulta inefficace. Dobbiamo infatti spostarci verso l’interno del dente per andare a depositare il gel sbiancante con lo scopo di sbiancare lo strato più interno del dente».

Se il problema estetico del paziente non riguardasse solo il colore ma anche la forma dei denti?

«Oggi tutti possono aspirare ad avere un sorriso attraente, grazie all’utilizzo delle Faccette Dentali. Tramite le più moderne e innovative tecniche adesive possiamo oggi applicare delle sottili faccette in ceramica rimanendo molto conservativi nei confronti dei tessuti dentali. Limando, ove necessario, una minima quantità di smalto (0,2 mm) mentre altre volte invece non preparando per nulla lo smalto e applicando faccette additive. Oggi paziente e medico ricercano, studiano e inseguono fianco a fianco il risultato più auspicabile. A volte i pazienti ci portano delle foto di sorrisi che ammirano o del loro stesso sorriso magari di molti anni prima. Attraverso uno studio del viso e del sorriso in 3D, e di un “Mock-up” diagnostico che utilizza delle faccette provvisorie in materiale composito è possibile simulare il risultato finale e discutere insieme al paziente eventuali modifiche».

Quindi è meglio utilizzare le faccette, delle corone singole o dei ponti?

«Si tratta di due piani terapeutici diversi che vengono scelti di volta in volta per correggere difetti differenti. Una corona o un ponte sono indicati nel caso non vi sia la sola esigenza estetica da risolvere, ma anche altri problemi come carie profonde, problemi parodontali o traumi. Oggi incapsulare un dente non è traumatico come anni fa, infatti con l’utilizzo dei più moderni materiali dentali lo spessore dei manufatti protesici si è di molto ridotto consentendo di ricoprire un dente dopo averlo limato pochissimo. Si riesce a mante- nere così molta sostanza dentale». A proposito di questo, oggi si parla molto di protesi “Metal Free”. «In studio ormai utilizziamo per lo più corone senza metallo all’interno, come per esempio le corone in zirconio-ceramica o in disilicato di litio. I vantaggi sono numerosi: non c’è più il fastidiosissimo e antiestetico problema del “bordino grigio” dovuto alla retrazione gengivale e alla conseguente scopertura della struttura metallica sottostante. I tessuti circostanti si integrano perfettamente con i materiali metal free, trattandosi di materiali altamente biocompatibili il rischio di retrazione o irritazione gengivale è ridotto al minimo. Ciò per i pazienti allergici può essere un vero vantaggio. Inoltre la ceramica è il materiale esteticamente migliore e biocompatibile. Riproduce perfettamente il colore e la translucenza dei denti naturali fino a diventare indistinguibile dagli altri elementi all’interno della bocca. La luce infatti non viene solo riflessa ma come avvie- ne nei denti naturali la luce attraversa il dente, esiste una vera trasparenza».

Esistono anche apparecchi (ortodontici) per allineare i denti più estetici di quelli a cui siamo abituati?

«Oggi molti dei casi che un tempo venivano trattati con la classica terapia ortodontica fissa (l’apparecchio fisso con fili e attacchini in metallo che tutti conosciamo) si possono trattare con un sistema ortodontico estetico rivoluzionario: il sistema “Invisalign”. E’ un metodo che si avvale dell’utilizzo di masche- rine trasparenti praticamente invisibili. Si inizia prendendo le impronte dei denti per poi sviluppare un piano di trattamento dettagliato che consente al paziente di visualizzare i movimenti dentali previsti dall’inizio alla fine (piano di cura virtuale in 3D). Si procederà quindi con il trattamento vero e proprio in cui il paziente indosserà un set di mascherine personalizzate da cambiare ogni due settimane; man mano che si procederà con la serie di mascherine i denti inizieranno a spostarsi poco a poco fino a raggiungere la posizione finale prevista. Il grande vantag- gio, oltre a quello di essere praticamente invisibili, è che sono removibili dal paziente stesso per mangiare o bere, durante la sua igiene orale quotidiana o per un occasione speciale come un matrimonio o una laurea. Oggi tanti adolescenti e adulti che non inizierebbero mai per una esigenza estetica la terapia tradiziona- le fissa scelgono questa alternativa trasparente all’apparecchio».

Dottor Ciro Eccher

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