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Igiene orale e malattia parodontale

Il dott. Eccher illustra le nuove tecniche operative nella prevenzione e nella cura della parodontite

Igiene orale e malattia parodontale

Igiene orale e malattia parodontale

Il Dottor Ciro Eccher, specialista in Odontoiatria e Protesi Dentaria, alla luce dei più recenti studi scientifici spiega le caratteristiche della Parodontite e le più moderne tecniche per poterla curare con successo.

Dott. Ciro Eccher, al giorno d’oggi si sente sempre più spesso parlare di prevenzione e di igiene orale, quali sono i vantaggi di una corretta seduta di igiene orale professionale?

«Sempre più studi ormai hanno dimostrato l’importanza di una corretta igiene orale domiciliare associata ad una periodica Igiene Dentale professionale eseguita in studio dentistico da un igienista, come prevenzione all’insorgenza di patologie del cavo orale ed in particolare dei tessuti parodontali. Molte persone credono di svolgere corretta- mente le quotidiane manovre di igiene orale, ma in realtà spesso queste si dimostrano scorrette ed in alcuni casi addirittura dannose. E’ anche per questo che è diventato indispensabile in ogni studio dentistico all’avanguardia la pre- senza di un igienista professionale in grado di correggere le abitudini scorrette e di monitorare costantemente la corretta applicazione da parte del paziente di ciò che viene spiegato durante le sedute in studio».

Come si svolge nel vostro studio una seduta di igiene orale?

«Inizialmente il professionista instaura un breve colloquio conoscitivo con il paziente, valutando attentamente sia le condizioni obiettive di igiene orale sia le problematiche soggettive del paziente stesso. In condizioni standard, l’igiene vera e propria inizia con l’utilizzo dell’ablatore. Questo è uno strumento che, combinando le vibrazioni ultrasoniche e l’acqua, frammenta e rimuove il tartaro localizzato nelle zone sopragengivali e negli spazi interdentali. Questa procedura iniziale di ablazione viene poi completata dalla rimozione manuale del tartaro dagli spazi interdentali tramite lo scaler. AirFlow è la terza fase della seduta e prevede l’uso di uno strumento chiamato air-polishing che combina l’azione del bicarbonato di sodio, dell’acqua e dell’aria per rimuovere le pigmentazioni estrinseche sulla superficie dei denti, come macchie di caffè, tè, nicotina etc. L’ultima fase di una seduta standard prevede la lucidatura finale, attraverso l’uso di uno spazzolino collegato ad un manipolo e di una pasta lucidante al fluoro».

Cosa si intende esattamente per Parodontite?

«La parodontite è un’infiammazione dei tessuti parodontali, dovuta dall’accumulo di placca e tartaro, che determina una perdita d’attacco dei denti rispetto all’alveolo, con conseguente formazione di tasche parodontali, mobilità dentale, sanguinamento gengivale, ascessi e suppurazioni, fino alla perdita di uno o più denti. Tale processo risulta reversibile se viene diagnosticato nelle sue prime fasi e curato. Con il progredire della malattia, la possibilità di recupero diventa più difficile e richiede trattamenti più complessi».

Il suo studio dentistico è da sempre considerato all’avanguardia nella prevenzione e nella cura delle malattia parodontale (o piorrea); quali sono quindi le nuove tecnologie e le tecniche operative che utilizzate per mantenere questo livello di eccellenza?

«Sicuramente risulta indispensabile attenersi a rigidi protocolli diagnostici che ci permettono di identificare i pazienti più a rischio e di monitorarne i miglioramenti o i peggioramenti nel tempo. Attraverso una serie di radiografie digitali a basso dosaggio di emissioni e all’utilizzo di particolari sonde millimetrate è possibile identificare il tipo di difetto e di classificarlo secondo differenti livelli di gravità. In seguito alla raccolta di questi dati viene quindi compilata una cartella parodontale personale per ogni paziente, in cui sono indicati il grado di sanguinamento delle gengive, la presenza di placca e tartaro, di recessioni, e ove presenti la profondità delle tasche gengivali. Molto
importante risulta poi essere il ruolo dell’igenista che fin dalle prime visite istruisce il paziente al corretto utilizzo delle varie tecniche per una migliore igiene orale domiciliare attraverso la proiezione di filmati e l’utilizzo di modelli dimostrativi in 3D. Una volta raccolti i dati vengono
elaborati e successivamente viene individuato un piano terapeutico personalizzato. Nei casi meno gravi è sufficiente un controllo periodico con sedute più ravvicinate di igiene orale. In alcuni casi si rendono necessarie delle sedute di levigatura radicolare e nei casi più com- plessi anche sedute di microchi- rurgia rigenerativa dell’osso o resettiva per rideterminare una corretta anatomia».

Ma quand’è che bisognerebbe rivolgersi ad uno specialista e quali sono i sintomi principali che identificano la gengivite e la parodontite?

«Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, in Italia i valori di prevalenza della malattia parodontale sono molto elevati, avvicinandosi al 60%, di cui una parte notevole (10- 14%) nelle forme gravi o avanzate, percentuali che aumenta- no drasticamente nelle fasce di età a partire da 35-44 anni. Il problema è che spesso i sintomi principali vengono trascura- ti: da un iniziale infiammazione delle gengive con sanguina- mento(gengivite) si può passare in poco tempo alla formazio- ne di una tasca parodontale, uno spazio tra dente ed osso alveolare dove possono accumularsi nuovi batteri sotto forma di tartaro. L’impossibilità di pulizia in questo spazio è il moti- vo della cronicizzazione della patologia, che tipicamente rimane per lungo tempo scarsamente sintomatica, presentan- do solo i sintomi della gengivite, e quindi spesso diagnostica- ta tardivamente, in assenza di controlli periodici. L’alitosi, la mobilità di alcuni elementi dentari e il sanguinamento delle gengive sono i sintomi più importanti che dovrebbero sugge- rire di rivolgersi ad uno specialista».

Lo studio Dentistico Eccher

Lo studio Dentistico Dott. Eccher è presente a Garda dal 1976; negli ultimi 10 anni lo studio si è rinnovato, con l’ausilio di collaboratori specializzati e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, per offrire ai pazienti prestazioni di qualità.

Dottor Ciro Eccher

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